MARCHE - Macerata - Gagliole

Turismo e cultura: imparare dal racconto dei fossili

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Ai margini di un piccolo comune tra le colline del centro Marche, la struttura offre un piacevole soggiorno con escursioni tra boschi e giacimenti fossiliferi. Un Viaggio alla scoperta dei tesori nascosti nel cuore delle Marche in un paesaggio ricco di fascino tra storia, arte e natura per conoscere da vicino uno dei più importanti musei naturalistici del centro Italia ove vengono custoditi fossili e minerali di provenienza locale e reperti importanti provenienti da ogni parte del mondo.


Visite e attività didattiche adatte a tutte le fasce di età dei ragazzi della scuola dell'infanzia fino agli istituti Superiori.

Dettagli

La struttura nel Parco Geo-Paleontologico della Valle dell'Elce offre alloggi confortevoli e accoglienti; proposte didattiche per scuole e gruppi di privati che vogliano conoscere i tesori paleontologici custoditi nel Museo di Storia Naturale e partecipare ad escursioni e laboratori nel territorio circostante ricco di giacimenti fossiliferi.

La residenza si trova nel comune di Gagliole (MC) fra la vallata del Fiume Potenza e le colline ed i monti dell'appennino marchigiano. Grazie alla sua posizione strategica è possibile raggiungere agevolmente sia il mare che la montagna nonché i piú bei centri delle Marche e dell´Umbria. A circa 10 minuti di auto sono situate le città di Camerino, San Severino Marche e Matelica; a circa 30 minuti di auto uno scenario vero e spettacolare è offerto dalle grotte di Frasassi in meno di un´ora di auto si raggiungono il parco dei Monti Sibillini, le città di Recanati, Loreto, Assisi e Gubbio.La struttura è adeguata ad accogliere turisti diversamente abili.

Camere:
Le camere spaziose e luminose sono da 1 a 6 posti per complessivi 50 posti letto sia con servizi interni che con servizi in comune.

Servizi e Attrezzature:
Gli ospiti potranno usufruire dell´uso della cucina, sala convegni, tv, mountain bike.

Animali ammessi


Attività Proposte:
La residenza è anche sede del Centro di Educazione Ambientale “Valle dei Grilli e dell´Elce”. Escursioni, laboratori ed attività didattiche sono alcune delle opportunità che proponiamo ai turisti e ai gruppi ospiti.

Attività
Didattica:
Con questa proposta didattica si intende presentare un’offerta culturale completa che aiuti i ragazzi a contestualizzare i tesori paleontologici custoditi nel Museo e il territorio circostante dove si fa ricerca.
Tra parco e museo
: escursione nella valle dell’Elce: alla scoperta del patrimonio locale, per conoscere da vicino uno dei più importanti giacimenti fossiliferi della Regione Marche.
I fossili raccontano: Imparare ad osservare e descrivere Fossili e Minerali.
Fotografia dell’orso delle caverne: Conoscenza dell’orso delle caverne vissuto nel nostro territorio.
Nuotiamo nel mare Giurassico: Creare e ricostruire paesaggi e antichi animali che abitavano il nostro territorio.
L’evoluzione della vita sulla terra: Osservando fossili di piante e animali ricostruiamo le tappe della vita sulla terra.
Tocca con mano il tempo che fu:Metodi di ricerca dei paleontologi e simulazione di uno scavo.
Impariamo a fare un calco: realizzazione di calchi di alcuni fossili più rappresentativi.
Alla scoperta della Paleontologia: osservazione dei processi di fossilizzazione.
Il mondo dei Minerali e delle Roccie: apprendimento, tramite osservazione e manipolazione, delle caratteristiche fisiche dei minerali.
I minerali: guida al loro riconoscimento

Date e prezzi
Prezzo
Incluso/Escluso

Il prezzo è a persona per il solo pernottamento.

I gruppi di studenti possono scegliere di partecipare alle attività scelte fra quelle proposte che veranno effettuate a seconda del periodo e delle diverse fasce d'età dei ragazzi.
Per la visita al museo e per le attività didattiche si dovrà aggiungere un extra.



LA  QUOTA  COMPRENDE:
- pernottamento
- uso della cucina
- pulizia giornaliera

LA QUOTA NON COMPRENDE:

- Biancheria da bagno.
- Tutto quello non espressamente indicato ne “la quota comprende”

Appunti di Viaggio

Nel piccolo comune di Gagliole vi aspetta il castello fortificato, la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo e il Museo di Storia Naturale, gestito dalla Fondazione Oppelide (nome di una rara e antica ammonite), con i suoi numerosi fossili e minerali, che vi offrirà un racconto dell’evoluzione della vita sulla terra dall’era Archeozoica fino ad oggi.

“ Costruita probabilmente attorno alla seconda metà del XIII sec, la rocca Gentile da Varano sovrasta con la sua forma pentagonale che la rende unica nel suo genere, il piccolo centro abitato di Gagliole che le si sviluppa attorno sui lati Est, Sud e Ovest.
  Colpisce la sua forma, insolita, unica, necessaria. Necessaria perché ad ogni vertice si scopre un punto; c’è un angolo in più da cui guardare, è un passo in più verso la forma circolare, la migliore per un punto di vedetta e segnalazione.  La posizione strategicamente perfetta di questa rocca è tanto ambita da San Severino che di essa può e vuole farne un baluardo ghibellino, quanto da Camerino che, riconquistandola - e tenendola - viene ad opporre un presidio guelfo, al centro, tra San Severino e Matelica.
  Benché il suo edificio interno sia una sorta di piccolo “palatium”, il luogo in cui sorge e la limitata estensione dell’area che occupa fanno credere che fosse usata soprattutto come posto di guardia e ovviamente di difesa, piuttosto che come residenza permanente di un castellano.
  La soluzione pentagonale qui non usata per torri, isolate o “rompi tratta” di cortina, oppure per le cortine di cinta del castello, ma per la rocca vera e propria costituisce una struttura insolita nel panorama fortificatorio conosciuto.
  Gagliole ha tutte le caratteristiche proprie della rocca in quanto viene ad assumere in sé il significato che a questo termine si dà nel Medioevo, cioè di costruzione posta in luogo elevato o su uno sprone roccioso – arroccata, appunto - sia quello proprio del XV sec, quando per rocca si intende una costruzione esclusivamente militare.
  Due porte, una a Sud affine alla porta di accesso alla rocca e una a Nord, introducono al piccolo borgo difeso dalla cinta muraria che, seguendo l’andamento del terreno circoscrive il quarto anello di abitazioni. “

“ Citazione da L. CARBONARI, I castelli e le fortificazioni dei signori da Varano, tesi di laurea, Università degli studi di Macerata, a.a. 1986/87.

Di grande interesse è l 'antichissimo monastero della Madonna delle Macchie. Si tratta di un complesso edilizio monastico costruito in più fasi a partire almeno dal XIV secolo.
Il complesso è costituito da un quadriportico sul quale si affacciano alcuni edifici monastici e due chiese. La più antica di queste ultime, è un edificio gotico con portali a sesto acuto e volte a crociera, all'interno del quale sono presenti vari affreschi attribuiti al pittore Diotallevi di Angeluccio del XIV secolo ed altre pitture, ora in parte distaccate e conservate al museo Diocesano di Camerino, risalenti al XV secolo ed eseguite da un anonimo artista detto Maestro delle Macchie'. Adiacente a questa prima chiesa ne esiste un'altra ottenuta chiudendo con un muro un antico portico. Anche in questa chiesa esistono vari affreschi votivi, ma soprattutto nella parete absidale c'è una grande Assunzione risalente al periodo a cavallo fra XV e XVI secolo di ispirazione Signorelliana.


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